Brani da La Ninna nanna de la guerra - Trilussa - 1914

per un Dio che nun se vede,/ma che serve da riparo/ar Sovrano macellaro./Ché quer covo d'assassini/che c'insanguina la terra/sa benone che la guerra/è un gran giro de quatrini/che prepara le risorse/pe' li ladri de le Borse.

mercoledì 30 aprile 2008

USA faro di civiltà, solo per chi non conosce la storia

Uno dei tanti fondali eretti in quel grande Truman Show che è la politica nostrana, è costituito da quell'autentica barzelletta secondo la quale gli USA sarebbero il paese faro di civiltà. Basta conoscere la storia per sapere che si tratta, appunto, di una barzelletta, perché in tutte le conquiste storiche di civiltà degli ultimi 2 secoli, gli USA sono sempre arrivati decenni dopo l'Europa occidentale, che è il vero faro di civiltà. Farò 5 esempi, dei quali 2 storici e 3 contemporanei. In ordine cronologico: penalizzazione dello schiavismo, penalizzazione della discriminazione razziale, abolizione della pena di morte, ruolo delle donne nella politica, diritti dei cittadini e segnatamente diritto alla salute. Prevengo la facile obiezione: gli USA negli anni '20 e '30 non hanno avuto il fascismo, mentre quasi tutta Europa l'ha avuto. L'argomento è debole, per due motivi: in primis perchè, appunto, non tutta l'Europa ha conosciuto fascismi. Ad esempio la Svezia non ne ha mai conosciuti, e quindi questo non sarebbe un buon motivo per essere filo-USA anzichè ad esempio filo-Svezia. In secundis perché gli USA una forma soft di fascismo l'hanno conosciuta: il maccartismo.

Analizziamo dunque, in ordine cronologico, i 5 argomenti:
1) Penalizzazione dello schiavismo.
Alcuni stati degli USA penalizzarono lo schiavismo già a partire dal 1777, ma a livello federale la sanzione di illeggittimità arrivò solo nel 1865, ed in modo tutt'altro che pacifico, in seguito cioè ad una sanguinosissima guerra civile combattuta proprio sul tema della penalizzazione dello schiavismo, causata dalla dichiarazione di secessione di 11 stati apertamente schiavisti. In quella data, in gran parte dell'Europa e del sud e centro America lo schiavismo era invece già stato penalizzato, e per lo più in modo pacifico. Riguardo agli altri paesi americani, per brevità rimando alla pagina di Wikipedia relativa alla voce schiavismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Schiavismo
La pagina contiene anche uno schemetto riassuntivo. La situazione è questa: Haiti penalizzò lo schiavismo nel 1791, il Canada nel 1803, l'Argentina nel 1813, il Cile nel 1823, Messico e Barbados nel 1829, la Giamaica nel 1838, il Perù nel 1851, la Colombia nel 1853 e il Venezuela nel 1854. Per quanto riguarda invece gli stati europei, basti pensare che la Francia rivoluzionaria bandì la schiavitù una prima volta nel 1791 (ma successivamente revocò l’abolizione e la abolì di nuovo e definitivamente nel 1815), la Danimarca nel 1792, la Gran Bretagna nel 1807, l’Olanda nel 1814, la Svezia nel 1815, e il Portogallo nel 1830.
Insomma, gli Stati Uniti d'America, supposto faro di civiltà, nel raggiungimento di questa conquista storica di civiltà accusarono un ritardo di vari decenni nei confronti sia dell'Europa occidentale che di buona parte del Sud America e del Centro America. Ma, come vedremo, non fu l'unico caso.
2) Penalizzazione della discriminazione razziale.
Negli USA la discriminazione razziale fu penalizzata con il Civil Rights Act votato dal Congresso nel 1964 e promosso l'anno prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy. In paesi europei altrettanto multirazziali quali Francia e Gran Bretagna, non so se la discriminazione razziale sia mai stata tollerata, ma quantomeno negli anni '60 già non lo era più almeno da decenni. Anche su questo argomento si conferma lo storico e cronico ritardo degli USA nei confronti dell'Europa occidentale nella corsa della civiltà.
3) Abolizione della pena di morte.
Come tutti sanno, negli USA la pena di morte è tutt'oggi tollerata dal governo centrale, che mantiene una pena di morte federale e che permette ai singoli stati di adottare questa forma di pena, cosicchè la maggioranza degli stati della confederazione ne fa ancora uso, alcuni addirittura un ampio uso, e solo una minoranza di essi l'ha abolita. In Europa occidentale, invece, la pena di morte è ovunque o abolita o in regime di moratoria da decenni.
In Italia, ad esempio, è stata abolita con il varo della Costituzione repubblicana del 1948. In Francia è stata abolita nel 1981, dopo che era inapplicata già da 4 anni. In Gran Bretagna è stata abolita dal codice penale ordinario nel 1969 e dal codice penale militare nel 1998.
Negli USA tutto ciò è ancora di là da venire.
4) Ruolo delle donne nella politica.
A tutt'oggi, gli USA non hanno mai avuto nè un Presidente della Repubblica e capo di governo donna, nè un vice. La terza carica dello stato, cioè la carica di Speaker della House of Representatives, la Camera Bassa del Congresso, cioè del Parlamento USA, è stata ricoperta per la prima volta nel 2007 dalla democratica Nancy Pelosi, tutt'ora in carica. Non c'è mai stata una candidata donna alla presidenza da parte dei due maggiori partiti, quindi con possibilità di vittoria, e l'unica candidata alla vicepresidenza, sempre da parte dei due maggiori partiti, è stata la democratica Geraldine Ferraro nel 1984.
Sono almeno 3, 4 se si considera europeo anche Israele, i paesi europei che hanno già avuto capi di governo donna: la israeliana Golda Meir nel 1969, la britannica Margaret Thatcher nel 1979, la francese Edith Cresson nel 1991 e la tedesca Angela Merkel nel 2005. Senza contare gli stati europei che hanno avuto capi di stato donna, come l'attuale Presidentessa della Repubblica finlandese, Tarja Halonen, peraltro eletta direttamente dai cittadini. Persino l'Italia, che di certo non è il paese dell'emancipazione della donna, ed infatti non ha mai avuto nè un capo di governo donna, nè un Presidente della Repubblica donna, è arrivata prima degli USA: nel 2007, data di elezione di Nancy Pelosi alla terza carica istituzionale USA, in Italia ben due donne avevano già ricoperto la terza carica dello stato, cioè la Presidenza della Camera. La prima fu Nilde Iotti nel 1979, cioè 28 anni prima che negli USA.
5) Diritto alla salute.
In tutta l'Europa occidentale il cosidetto diritto alla salute, che andrebbe più giustamente chiamato diritto alle cure, è garantito da tutti gli stati da svariati decenni, e più nessuno viene lasciato morire o aggravarsi perché non può permettersi le cure. Negli USA, come si sa, anche questa conquista di civiltà è ancora di là da venire.

venerdì 25 aprile 2008

Afghanistan e Iraq, mai stato peace keeping

Una delle più brutte e subdole favolette per bambini che sono circolate nella politica italiana di questi ultimi disgraziatissimi 6 o 7 anni, è quella secondo la quale il motivo dell'invio dei militari italiani in Iraq e Afghanistan sia stato quello di fare peace keeping. Chi la sostiene si fa scudo, almeno per il caso dell'Iraq, delle parole dell'ex Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, secondo il quale le truppe italiane sono state mandate in Iraq a guerra finita e quindi in missione di pace. (http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/iraq75/guefini/guefini.html)
Sulla buona fede di Ciampi non ho nessun dubbio, e ritengo le sue parole frutto solo di un pò di dabbenaggine. Per capire perchè, spieghiamo cosa è il peace keeping: non è ogni generica interposizione tra due o più fazioni in guerra, ma è invece il tentativo di impedire che una delle fazioni in guerra sopraffaccia l'altra o le altre. Ciò può avvenire o interponendosi al confine tra due o più stati in guerra, al fine di impedire che uno di essi sopraffaccia territorialmente l'altro (o gli altri), come hanno fatto le truppe italiane ponendosi al confine tra Israele e Libano; oppure interponendosi tra due o più fazioni interne ad uno stesso stato, dove non ci sia una precisa delimitazione territoriale (è ad esempio il caso dell'opera svolta dai militari italiani nei Balcani). Interporsi invece tra occupanti ed occupati, cioè tra una forza di occupazione e chi cerca di fare resistenza all'occupazione (sì, anche resistenza, e non solo terrorismo, perché sia in Afganistan che in Iraq coesistono entrambi i fenomeni, ma questo sarà oggetto di una tattazione a parte), come hanno fatto le truppe italiane sia in Iraq che in Afghanistan, non è e non può mai essere peace keeping, per il semplice motivo che farlo significa contribuire a stabilizzare le forze di occupazione e a sedare la resistenza, cioè contribuire all'occupazione. Se poi a ciò si aggiunge che le truppe italiane in entrambi i teatri di guerra sono sempre state al comando delle forze belligeranti anglo-americane, ecco che il quadro è completo. Le truppe italiane in Afghanistan e Iraq sono state mandate in guerra, su questo non c'è dubbio. Ma se lo si spiegasse chiaramente ai cittadini, verrebbe meno ogni possibilità di ottenere consenso popolare a queste missioni (di guerra). Donde, la necessità di raccontare la favoletta del peace keeping, di allestire anche questo fondale del Truman Show.