Brani da La Ninna nanna de la guerra - Trilussa - 1914

per un Dio che nun se vede,/ma che serve da riparo/ar Sovrano macellaro./Ché quer covo d'assassini/che c'insanguina la terra/sa benone che la guerra/è un gran giro de quatrini/che prepara le risorse/pe' li ladri de le Borse.

domenica 1 novembre 2009

A sospendere il pagamento dei 750 mln di euro a De Benedetti è stato il fratello di un ex deputato di Forza Italia

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Irrituale. Così era stata definita da diversi giuristi la decisione, presa pochi giorni fa dal presidente della II Corte d'Appello di Milano, di sospendere l'esecutività della sentenza sul Lodo Mondadori. Secondo la sentenza di condanna la Fininvest di Silvio Berlusconi avrebbe dovuto pagare immediatamente (in attesa di ricorrere in appello) 750 milioni di euro alla Cir di De Benedetti per avergli rubato attraverso la corruzione di un giudice la Mondadori una ventina d'anni fa.

Le decisioni in sede civile sono immediatamente esecutive ma nel caso Berlusconi-De Benedetti, in modo appunto irrituale, si è deciso di sospendere il pagamento che avrebbe probabilmente messo alle corde anche il colosso brianzolo.

A decidere sulla sospensiva è stato il presidente della II Corte d'Appello civile di Milano, il giudice Giacomo Deodato. E allora? Che c'è di strano?

Giacomo Deodato è il fratello di Giovanni Deodato, parlamentare messinese di Forza Italia per due legislature. Insomma, il giudice che ha deciso di sospendere la Fininvest dall'obbligo di pagare subito i 750 milioni a De Benedetti è il fratello di un esponente importante del partito del padrone della Fininvest.

Ecco i malati risultati di un conflitto d'interesse di dimensioni spropositate che la sinistra non ha mai saputo elidere dalla scena politica italiana.